OpenSea: un tool per prevenire le truffe sulle crypto

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Web3 Builders, insieme a OpenSea, annuncia un finanziamento iniziale di 7 milioni di dollari e il lancio di TrustCheck, uno strumento gratuito di prevenzione delle truffe per chiunque effettui transazioni con crypto, contratti intelligenti e NFT. 

Web3 Builders Inc. ha annunciato un finanziamento iniziale di 7 milioni di dollari da Road Capital, OpenSea Ventures e un gruppo di VC e angeli del settore delle criptovalute. 

Contemporaneamente, la società ha lanciato TrustCheck, uno strumento gratuito per la sicurezza degli utenti finali Web3 disponibile per proteggerli dalle truffe.

TrustCheck è un’estensione del browser Chrome. Lo strumento analizza istantaneamente e automaticamente il rischio di un’ampia gamma di transazioni crittografiche, inclusi trasferimenti NFT, le interazioni di contratti intelligenti, approvazioni di autorizzazioni, minting, acquisti e exchange di token.

Simulando le transazioni prima che avvengano, eseguendo controlli sul motore di apprendimento automatico dell’azienda e analizzando i dati da oltre una dozzina di fonti, TrustCheck offre agli utenti consigli di sicurezza personalizzati in tempo reale prima di finalizzare una transazione.

Nel dettaglio: le parole di Pellegrini, Bailey e Fauvre sulle truffe crypto

Ricky Pellegrini, CEO di Web3 Builders Inc., ha affermato:

“Il rilascio di TrustCheck come estensione gratuita del browser Chrome fa parte della più ampia missione di Web3 Builders per rendere Web3 sicuro per tutti.

Con un team leader di data scientist, specialisti dell’apprendimento automatico e ingegneri, la nostra azienda mira a combattere le frodi, le truffe e gli abusi nel settore con strumenti scalabili e ad alta disponibilità. Al di là dei set di dati e delle operazioni in tempo reale, che estraiamo continuamente per schemi di frode e abuso, abbiamo intervistato personalmente centinaia di singole vittime di truffe. Questo ci offre una visione a tutto tondo dello stato attuale sia delle minacce che delle salvaguardie per gli utenti finali attualmente disponibili”.

Questo round di finanziamenti alimenterà lo sviluppo e l’espansione a lungo termine del prodotto aziendale B2B di Web3 Builders. Inoltre, permetterà l’aggiunta di nuovi metodi di intelligenza artificiale e apprendimento automatico, la crescita del suo team operativo e di raccolta delle truffe in tempo reale.

Thomas Bailey, socio fondatore di Road Capital Management, afferma: 

“Non è un segreto che le transazioni Web3 possono essere rischiose. Questa è una grande barriera all’ingresso per i partecipanti altrimenti interessati e il lancio di TrustCheck è un passo significativo verso la costruzione della fiducia e della sicurezza che gli utenti meritano”.

Road Capital è stata affiancata da OpenSea Ventures, Sparkle Ventures, Picus Capital, ACME, TTV, G20, Global Founders Capital e Haven Ventures in un round Seed pianificato da cinque milioni di dollari. Il quale è stato poi sottoscritto in eccesso ed è cresciuto fino a sette milioni di dollari.

Anne Fauvre, consulente formale dell’azienda e VP of Ops, Marketplace and Integrity di OpenSea, ha dichiarato:

“OpenSea Ventures è entusiasta di supportare Web3 Builders, un’azienda le cui priorità sono strettamente allineate alle nostre: contribuire a rendere web3 uno spazio molto più sicuro per i consumatori.

Siamo entusiasti del loro approccio innovativo alla lotta contro frodi, truffe e abusi nel settore e non vediamo l’ora di vedere come i loro contributi migliorano la salute e la sicurezza dell’ecosistema”.

TrustCheck sfrutta i dati provenienti da oltre una dozzina di fonti che coprono decine di migliaia (e in aumento) di truffe segnalate e convalidate e centinaia di milioni di indirizzi.

Questi alimentano un’interfaccia del prodotto “zero click” semplice e facile da usare. La quale non richiede il collegamento di un portafoglio o la creazione di un account e protegge gli utenti dalle truffe più comuni.

Chiunque sia interessato può scaricare TrustCheck sul sito e saperne di più sul team, la missione e l’approccio unico di Web3 Builders per rendere Web3 sicuro per tutti. 

Con un team di costruttori provenienti da luoghi come Harvard, MIT, Coinbase, Oracle e AWS e una storia di lavoro nel settore della sicurezza pubblica, l’azienda si impegna a creare strumenti che mantengano gli utenti finali al sicuro. Offre, inoltre, soluzioni software B2C e B2B.

Truffe crypto: quante e quali le più comuni 

I dati sulle truffe ai danni delle criptovalute rappresentano, purtroppo, dei numeri preoccupanti. Infatti, circa 7.000 persone hanno perso più di 80 milioni di dollari in truffe di criptovalute da ottobre 2020 a marzo 2021, secondo la Federal Trade Commission (FTC).

Questi dati risultano ancor più allarmanti se paragonati alle 570 truffe di investimento in criptovalute e ai 7,5 milioni di dollari di perdite durante gli stessi mesi dell’anno precedente.

Le frodi nel mondo crypto sono facilitate dal fatto che, al momento, non sono tutelate dalla legislazione europea in materia dei servizi finanziari.

Inoltre, la situazione si complica ancora di più se si considerano le leggi emanate, ad esempio, in Svizzera e a Malta nel 2018 o nel Liechtenstein nel 2020. Leggi che, purtroppo, non hanno fatto altro che confondere ulteriormente il mercato.

Molte delle truffe crypto avvenute recentemente si sono verificate sotto il falso nome di Elon Musk. In questa tipologia di frode crypto si sfrutta la fama e la notorietà del personaggio celebre per carpire la fiducia degli utenti ed altresì per distrarli da tutto ciò che potrebbe non essere chiaro e/o garantito.

I truffatori, in questi casi, rubano immagini per dare credibilità ai loro stratagemmi e, a volte, addirittura riescono a violare gli account verificati di persone note in modo tale da essere creduti. Purtroppo, in queste vicende, Elon Musk, il fondatore di Tesla e di SpaceX, rappresenta il testimonial perfetto.Infatti, sono state molte le truffe verificatesi sotto il suo nome.

Gli avvenimenti più recenti

Ad esempio, una delle più recenti è avvenuta al Sig. Tim Dodd. L’uomo ha creato il canale YouTube Everyday Astronaut e aveva avuto la possibilità di filmare le strutture del razzo di SpaceX in Texas con il CEO Elon Musk caricandolo sul suo canale.

Tuttavia, mentre cliccava su quello che pensava fosse un livestream su YouTube dello storico lancio Inspiration4 di SpaceX dal Kennedy Space Center, ciò che gli è apparso sullo schermo altro non era che il suo video con Elon Musk copiato per creare falsi livestream del lancio.

I truffatori, dice Dodd, stavano cercando di ingannare le persone a donare Bitcoin su un altro sito.

Ancora, a marzo dello scorso anno un uomo in Germania è stato ingannato da una truffa di Bitcoin giveaway twittata da un falso account di Musk. Il tweet chiedeva alle persone di inviare qualsiasi somma da 0,1 a 20 BTC e il team di Musk avrebbe mandato indietro il doppio della somma.

Per dare credibilità alle sue offerte il truffatore aveva creato un finto account che sembrava appartenere a Musk usandolo per rispondere ad un vero tweet del capo di Tesla. Il truffatore ha copiato la foto del profilo di Musk e ha usato un account Twitter verificato.

Un’altra curiosa truffa crypto è quella avvenuta ai fan di Squid Game, nota serie tv andata in onda su Netflix. Il token, cioè il gettone virtuale non ufficiale chiamato Squid, è crollato a zero dollari dopo le voci e i segnali emersi dai social che potesse essere una presunta truffa. Al suo picco, il crypto token Squid era stato valutato a 2.856 dollari.

Gli account dei social media della criptovaluta, compreso Twitter, sono scomparsi. Così come il sito web della criptovaluta e il suo White book[2], che dettagliava la criptovaluta.

Il gigante dei social media aveva detto in precedenza che aveva temporaneamente limitato l’account di Squid a causa di “attività sospette”.

La crescita della criptovaluta era salita alle stelle una settimana dopo il suo lancio. Ma coloro che hanno investito nel token Squid hanno ora perso potenzialmente milioni.

Mentre, gli sviluppatori hanno apparentemente guadagnato 3,3 milioni di dollari con questo tipo di frode chiamata “rug pull”. Questa truffa si verifica quando gli sviluppatori di un progetto, come il token Squid in questo caso, lo abbandonano e si intascano i soldi degli investitori.

Nel momento in cui un numero significativo di investitori scambia il proprio Ethereum per il token, i creatori dell’asset tolgono la liquidità, facendo scendere a zero il valore della moneta.

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