Congelati i fondi di FTX alle Bahamas

ftx conti bloccati

FTX Digital Markets (FDM) è la filiale di FTX con sede alle Bahamas. 

Infatti, la società proprietaria dell’exchange FTX.com è FTX Trading LTD, con sede legale ad Antigua e Barbuda, ma con quartier generale proprio alle Bahamas.

Il regolatore locale delle Bahamas ha avviato un’indagine nei confronti di FDM, e ne ha congelato tutti gli asset. 

Non si tratta pertanto di tutti gli asset di FTX, ma solo di quelli presenti sul suolo delle Bahamas. 

La decisione della SEC delle Bahamas sui conti di FTX

Nel comunicato ufficiale della SEC bahamense (Securities Commission of The Bahamas) si legge che la Commissione ha deciso di mettere FDM in liquidazione provvisoria per preservarne gli asset e stabilizzare la società.

È stato nominato liquidatore provvisorio Brian Simms, e sono stati sospesi tutti i poteri degli amministratori della società. 

La Commissione scrive: 

“nessun asset di FDM, dei clienti o fiduciari detenuto da FDM, può essere trasferito, assegnato o altrimenti trattato, senza l’approvazione scritta del liquidatore provvisorio”. 

Quindi di fatto sono stati congelati tutti i fondi detenuti da FTX alle Bahamas tramite FTX Digital Markets. 

Inoltre nello stesso comunicato si afferma che alcune dichiarazioni pubbliche suggeriscono che gli asset dei clienti sono stati mal gestiti, e/o trasferiti ad Alameda Research. Tali azioni sarebbero state contrarie alla normale governance e potenzialmente illegali, senza il consenso esplicito dei clienti.

Pertanto sussistono ipotesi di reato, con accuse di scorrettezza nella salvaguardia dei fondi dei clienti.

Le dichiarazioni di FTX

FTX ha poi pubblicato sul proprio profilo Twitter alcune informazioni ufficiali a riguardo. 

Afferma che, in base ai regolamenti delle Bahamas, hanno iniziato ad abilitare prelievi di fondi per i clienti locali, tanto che i prelievi visibili su blockchain sarebbero questi. 

Evidentemente si trattava di fondi che non risultavano essere custoditi alla Bahamas da FDM, ma che erano di proprietà di clienti bahamensi. 

Ha poi anche dichiarato che hanno sospeso le attività della piattaforma in Giappone. 

Non hanno, però, ancora comunicato l’ammontare complessivo dei fondi di FDM congelati alle Bahamas, né quanta disponibilità hanno in cassa per soddisfare eventualmente tutti i prelievi. 

Infatti sul sito ftx.com c’è ancora un evidente avviso che informa che i prelievi risultano bloccati. 

I fondi dell’exchange

FTX.com è la piattaforma di trading crypto internazionale di FTX. È di proprietà di FTX Trading LTD, che ha sede legale ad Antigua e Barbuda. Il quartier generale operativo però è alle Bahamas, dove opera la società FTX Digital Markets (FDM) di proprietà di FTX Trading LTD. 

FTX.US, invece, appartiene da un’altra società che a quanto pare non sta avendo problemi. 

Parte dei fondi di FTX.com sono custoditi alle Bahamas da FDM, e sono attualmente congelati. Quindi, non potranno essere utilizzati per soddisfare le richieste di prelievo dei clienti. 

Parte probabilmente sono custoditi ad Antigua e Barbuda da FTX Trading LTD, ma essendo questa solo la sede legale è possibile che ad Antigua e Barbuda non ce ne siano molti. 

È, invece, possibile che gran parte dei fondi siano custoditi altrove, magari negli USA. 

FTX Trading LTD per ora non risulta né fallita né in liquidazione, e non risulta nemmeno che lo siano le eventuali filiali statunitensi. 

In un tale scenario complesso ciò che invece si sa è che FTX non ha ancora detto di preciso né quanti fondi ha ancora, né quanti di questi sono realmente utilizzabili per soddisfare le richieste di prelievo dei clienti. 

In tutta questa vicenda la società non ha affatto dimostrato di essere in grado di tenere i suoi clienti bene informati, e questo difetto sta continuando ad esistere ancora ora. 

La situazione attuale dei prelievi

Molti clienti lamentano ancora prelievi pendenti sulla piattaforma, richiesti prima che venissero bloccati. Quindi la coda dei prelievi già richiesti non è ancora stata esaurita. 

E poi ci sono tutti coloro che vorrebbero ancora prelevare, ma non possono perché i prelievi risultano attualmente sospesi a tempo indeterminato. 

Non risulterebbero, invece, esserci problemi per quanto riguarda le richieste di prelievo su FTX.US. 

Ieri FTX ha fatto sapere che è stato raggiunto un accordo con Tron per consentire i prelievi almeno ai titolari di TRX, BTT, JST, SUN e HT. 

Non si sa, però, ancora di preciso se tali prelievi siano già attivi sulla piattaforma. 

Gli scenari futuri e possibili risvolti della vicenda FTX

A prescindere dalle possibili implicazioni giudiziarie di questa vicenda, in particolare per quanto riguarda le persone responsabili di ciò che è accaduto, molti si chiedono che fine farà l’exchange che finora era stato considerato tra i più affidabili e solidi al mondo. 

Se la piattaforma statunitense sembra proprio che possa continuare ad operare, sul futuro della piattaforma internazionale ci sono ancora dubbi. 

Sembra che gli scenari più plausibili siano due. 

Il primo, supportato in particolare dal co-fondatore e CEO Sam Bankman-Fried (SBF), è quello in cui una cordata di investitori riesca a mettere insieme sufficienti fondi per permettere all’exchange di tornare ad abilitare i prelievi, soddisfare tutte le richieste in tal senso, e quindi riprendere la piena operatività. 

Tale scenario a dire il vero ad oggi sembra poco probabile, dato che pare occorrano 9,4 miliardi di dollari e forse per ora ne è stato trovato 1 solo. 

Il secondo scenario è che la società si arrenda e dichiari definitivamente l’insolvenza. Questo porterebbe al fallimento ed alla liquidazione di FTX Trading LTD, dato che la filiale bahamense è già in liquidazione. 

Stando a quanto dichiarato da SBF bisognerà attendere almeno la prossima settimana per capire quale dei due scenari potrebbe avverarsi.