Poseidon DAO: l’incontro con Andrea Crespi

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Poseidon DAO, nel corso dell’AMA dello scorso 7 novembre ha annunciato importanti novità tra cui la creazione di un forum, nel quale interagire e l’evoluzione dello space che si trasformerà in un podcast. Si è parlato anche della seconda edizione della Poseidon DAO Deploy Collection, dopo il successo del primo drop, andato sold out in meno di mezz’ora. Ancora, però, non è stata resa nota né la data, né l’artista che collaborerà con Poseidon per questa seconda limited edition. 

Ospite dell’AMA, questa volta, l’artista Andrea Crespi, attualmente esposto a Times Square (NY), il quale ha parlato del sua background e dei suoi progetti futuri.

Andrea Crespi

Andrea, artista italiano classe 1992, ha studiato product design presso lo IED di Milano per poi lavorare, come product design appunto, in un’agenzia pubblicitaria in svizzera prima di affacciarsi al mondo degli NFT nel 2020. Proprio nel pieno della pandemia di Coronavirus, Andrea decide di lasciare il suo vecchio lavoro e aprire il suo studio d’arte.

Sin da subito, Crespi si è dedicato alla ricerca di un proprio linguaggio artistico che lo definisse, che esprimesse appieno le sue idee. La scelta delle linee bianche e nere, che caratterizzano le sue opere diventa quasi obbligata: Instagram, la piattaforma che Andrea prediligeva per la diffusione della sua arte, molto spesso bannava i suoi lavori in quanto ritenuti dal bot “sessualmente espliciti”. L’utilizzo dei contrasti tra le linee bianche e nere che formano l’immagine è scaturito proprio dalla necessità di eludere il bot di instagram per poter mostrare i suoi lavori. 

Andrea ha poi parlato della sua arte e del suo messaggio: avvicinatosi a questo mondo per sentirsi libero, cerca di testimoniare le peculiarità del suo tempo, i cambiamenti culturali e sociali utilizzando molto spesso l’immagine femminile, da sempre nell’arte presa a modello di bellezza e purezza. 

Si è poi discusso della tecnologia NFT e del suo impatto nel mondo dell’arte: per Crespi, l’arte digitale permette non solo di avere una tela infinita, ma anche un impatto maggiore, non solo in termini visivi, come nel caso della sua esposizione a Times Square, impossibile con una tela, ma soprattutto in termini di persone raggiungibili. L’artista ha poi posto l’accento sul controllo della supply delle opere, che in digitale spesso richiedono tempi di creazione più brevi: proprio in virtù di questa peculiarità avere il controllo sui drop è fondamentale, per evitare di inondare il mercato. 

Tra i vari impegni dell’artista in questo periodo spiccano Art Basel Miami, un’esposizione con Art innovation Gallery e un’altra con Cripto Art Italia.