L’andamento dei prezzi di Ripple, Litecoin e Quant Network

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Il 2022 è stato un anno difficile per il mercato crypto, compreso per i prezzi di Ripple, Litecoin e Quant Network.

Tuttavia l’andamento dei prezzi delle diverse criptovalute non è stato sempre lo stesso. 

Se il trend generale sul medio-lungo periodo è simile, non è però identico. Inoltre sul breve periodo ci sono anche state delle importanti differenze

I prezzi di Ripple, Litecoin e Quant Network

L’andamento del prezzo di Ripple (XRP)

Una di quelle criptovalute che ha un andamento del prezzo che spesso viene influenzato da ragioni direttamente collegabili solo ad essa è XRP, la criptovaluta di Ripple

Il fatto è che ormai sono quasi tre anni che il prezzo di XRP viene mosso anche e soprattutto dalla causa della SEC contro Ripple, anche se tale causa non è ancora giunta ad un esito definitivo. 

Basti dire che nel corso dell’ultima grande bull run dei mercati crypto XRP, a differenza di quasi tutte le altre criptovalute top, non è riuscita a far registrare un nuovo massimo storico.

Il massimo di XRP rimane quel 3,4$ fatto registrare il 7 gennaio del 2018. 

Nonostante ciò anche XRP ha fatto una clamorosa bull run del 2021, frenata però molto dalla causa della SEC. 

Lo si vede bene analizzando l’andamento del prezzo proprio nei giorni in cui si è diffusa la notizia della causa, a fine 2020, proprio mentre stava partendo la bull run di Bitcoin. Il prezzo di XRP scese da 0,7$ a 0,2$, nello stesso periodo in cui Bitcoin andava da 18.000$ a 25.000$. 

Non è nemmeno un caso che mentre molte criptovalute hanno fatto segnare il massimo annuale del 2021 a novembre, XRP lo abbia fatto registrare ad aprile a 1,9$, chiudendo l’anno a circa 0,8$. 

Ma la cosa più interessante invece è ciò che è successo dopo il crollo di maggio 2022. 

Il prezzo infatti è sceso fin sotto gli 0,4$, per poi scendere ancora a giugno fino a 0,3$. Da allora non solo non è più sceso sotto quella soglia, ma anzi ad inizio novembre era risalito a 0,5$. 

Purtroppo negli ultimi giorni è nuovamente sceso sotto gli 0,4$, ma si tratta comunque di un livello maggiore rispetto al minimo annuale di giugno.  Nel medesimo periodo Bitcoin è sceso da 17.500$ a 15.500$, per poi risalire a 16.500$. 

Quindi dal crollo di maggio in poi il prezzo di XRP sta tenendo meglio rispetto a quello di Bitcoin. In precedenza però aveva perso di più, tanto che ad oggi è a -89% dai massimi storici. 

Litecoin (LTC)

Se XRP è ancora al settimo posto assoluto tra le criptovalute a maggior capitalizzazione di mercato, Litecoin negli anni è sceso al 18° posto, dopo essere stato anche secondo dietro il solo Bitcoin durante i primi anni di esistenza del mercato. 

Il 2021 è stato un ottimo anno per il prezzo di LTC, tanto da far registrare il suo massimo storico il 10 maggio 2021 a 410$. 

Tuttavia se Bitcoin nell’autunno dell’anno scorso fece una nuova bull run, quella di Litecoin fu decisamente più debole. Basti pensare che il picco massimo di novembre 2010 è stato addirittura inferiore ai 280$. 

Questo significa che Litecoin è in fase discendente da più mesi rispetto a Bitcoin, più o meno come XRP. 

Il 2021 è stato chiuso sotto i 150$, e dopo il crollo di maggio 2022 il prezzo di LTC era sceso fino a 66$. 

A giugno è sceso anche a 43$, ma da allora non è più sceso così in basso. 

Anzi, il prezzo attuale di 63$ è tornato in linea con i minimi di maggio, tanto da aver recuperato quasi tutte le perdite accumulate a cavallo tra maggio e giugno. 

La cosa curiosa è che il prezzo di LTC solitamente segue soprattutto quello di Bitcoin, anche perchè raramente vi sono grandi notizie riguardanti il progetto Litecoin che possano influenzarne il valore. Nonostante ciò negli ultimi mesi LTC ha performato meglio di BTC. 

Forse il motivo è che durante i primi sei mesi del 2022 aveva perso davvero molto, tanto che ancora ora è a -85% dai massimi storici. C’è, però, da aggiungere che l’anno prossimo ci sarà l’halving di LTC, e forse è in questa prospettiva che la pressione di vendita negli ultimi tempi è scesa. 

Rimangono però forti dubbi sul futuro di Litecoin, dato che è un progetto che non sembra stia più evolvendo, e che a livello tecnologico sembra ormai datato. Oltretutto è nato come alternativa transazionale a BTC, ovvero per pagamenti rapidi ed economici, ma con Lightning Network questo suo utilizzo è diventato sorpassato. 

Va detto che la sua capitalizzazione di mercato di circa 4,5 miliardi di dollari rende abbastanza evidente come non si tratti più di una criptovaluta top. 

Quant Network (QNT)

Un discorso completamente diverso vale per QNT, ovvero il token di Quant Network

Non solo non è una criptovaluta, ma un token su Ethereum, ma esiste solo dal 2018. Ripple e Litecoin risalgono ai primi anni di esistenza delle criptovalute, ovvero 2011/2012. 

Quant Network è un progetto che mira a realizzare una blockchain che consenta l’interoperabilità su diverse reti. Infatti, consente la creazione delle cosiddette mDapp, ovvero applicazioni decentralizzate che possono operare contemporaneamente su più blockchain.

Il boom avuto dal prezzo di QNT nel 2021 è stato clamoroso. 

A fine 2020, prima che partisse la bull run, il suo prezzo era di circa 12$, ma già a febbraio 2021 era salito a 40$. 

Il vero e proprio grande boom però lo ha avuto tra luglio e settembre 2021, quando schizzò fino a 428$. 

Si è trattato di una vera e propria impennata, molto ampia e decisamente rapida, a cui però ha fatto seguito un vero e proprio tonfo. Infatti, già a dicembre era sceso a 160$, e a gennaio 2022 riscese anche sotto i 100$. 

Dato però che lo spike di luglio, agosto e settembre era davvero anomalo, conviene prendere come riferimento per i confronti il livello di prezzo di fine 2020 e quello di febbraio 2021. 

Infatti, se il prezzo attuale è del 71% inferiore al massimo storico, è però ancora ben maggiore di quelli precedenti allo spike. 

Anzi, è superiore anche a quello di gennaio 2022, visto che il prezzo attuale si aggira sui 120$. 

Si tratta pertanto di uno di quei token il cui andamento del prezzo segue quello dei mercati crypto, ma comportandosi a volte in modo autonomo. 

Basti pensare che il minimo annuale del 2022 toccato a giugno è stato di 46$, ovvero di molto inferiore ai valori attuali. Anzi, il minimo di quest’anno è superiore anche al prezzo di febbraio 2021, quello toccato dopo la prima fase della bull run dell’anno scorso, ed è stato anche di gran lunga superiore ai 12$ di fine 2020. 

Inoltre, da giugno il prezzo di QNT risulta cresciuto del 160%, in pieno bear market. 

Il fatto è che si tratta di un token ancora molto giovane e molto volatile, con escursioni ampie e violente che possono anche andare in controtendenza con il resto del mercato crypto.