Binance: scandalo wallet-gate! | La verità sui fondi crypto dei clienti

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Altro caso Binance o, come dicono gli americani, un nothingburger, un hamburger fatto con il niente? Il caso è questo – e ci siamo presi qualche ora per discutere in redazione della questione e esprimere il nostro punto di vista. Binance avrebbe tenuto e anzi terrebbe ancora dei fondi dei clienti su wallet dove detiene anche asset che servono a fare da sottostante ai cosiddetti B-Token.

La situazione ha sollevato il solito polverone, principalmente sulla stampa tradizionale e tra quegli esperti che da sempre o quasi vedono con ostilità, più o meno giustificata, le azioni degli exchange e in particolare dei più importante di questi per volumi, e cioè Binance.

Se dovessimo prendere però $BNB come metro dello stato di salute di Binance, dovremmo dire che in realtà nessuno si è preoccupato granché. E anzi, in diversi stando ai dati sembrerebbero aver aumentato le proprie posizioni. Cosa che si può fare anche su eToroqui puoi testare il suo conto gratuito con TUTTI I TOP servizi – per un intermediario che offre anche CopyTrader per copiare i più bravi e tutti i migliori strumenti di analisi tecnica.

Binance: fondi confusi tra utenti e B-Token: è scandalo?

Binance avrebbe tenuto e anzi continuerebbe a detenere token e coin dei clienti in promiscuità con quelli utilizzati per il peg dei cosiddetti B-token, utilizzati sulla sua blockchain e che rappresentano 1:1 asset cripto. Una situazione che Binance ha definito poi historical oversight, e cioè una svista storica e alla quale ha promesso di porre rimedio. Tutto finito? Figurarsi.

Binance solletica da tempo gli istinti, anche i più bassi, della stampa mainstream, che vuole vederci chiaro – talvolta a ragione – sulle operazioni del più grande exchange di criptovalute al mondo. E continuerà probabilmente a menar il can per l’aia per qualche tempo ancora su questa vicenda. Qualche punto per capire effettivamente quanto sia importante o se preferite grave.

Nothingburger Binance
Non un rischio per ora, ma comunque un momento per avviare una sana discussione
  • Binance ha dichiarato tempo fa di detenere i token e coin dei clienti separatamente dai suoi

Eravamo a novembre. A poco dal grande caos innescato dal fallimento di FTX. E Binance pubblicò un post sul suo sito ufficiale, confermando che gli asset dei clienti erano tenuti separatamente rispetto a quelli della società. Citiamo testualmente.

Binance holds all of its clients’ crypto-assets in segregated accounts which are identified separately from any accounts used to hold crypto-assets belonging to Binance.

E cioè che: *Binance detiene tutti i cripto asset dei suoi clienti in account separati, che sono identificati in modo separato dagli account che detengono i cripto asset di Binance.

Aggiungendo poi:

Accordingly, Binance holds all of its clients’ crypto-assets in segregated accounts. More specifically, Binance maintains “customer balances”, internal accounting (or ledger) entries within the Binance system which record customer entitlements to crypto-assets.

E cioè che Binance detiene tutti gli asset dei suoi clienti in account separati. Più specificatamente, Binance organizza saldi separati per uso interno dentro il sistema di Binance che registrano quanto è di proprietà dei clienti in termini di cripto asset.

Tecnicamente Binance non ha mentito. O meglio, non è chiaro se abbia mentito o meno, perché mai ha dichiarato pubblicamente di tenere fisicamente separati e cioè in diversi wallet i denari propri e quelli dei clienti. Questo a meno di non voler interpretare quell’account come sinonimo di wallet, cosa che ci appare un po’ come tirata per i capelli.

  • Non è una cosa ok

In particolare dopo quanto è successo a FTX, sviste di questo tipo possono contribuire a esacerbare un clima di tensione e di paura del quale il mondo cripto e il mondo Bitcoin non hanno bisogno, in particolare nel mezzo di un bear market che è stato estremamente punitivo per tutti.

  • Sì, Binance dovrebbe fare di più

Non si tratta di acredine nostra particolare verso Binance. Anzi, gli riconosciamo il ruolo di leader all’interno del settore, ruolo che si è guadagnata grazie ai volumi che passano dalle sue infrastrutture. Ed è proprio in virtù di questo ruolo di leader che riteniamo che sia Binance a dover indicare, con il proprio comportamento, gli standard ai quali i concorrenti dovranno adeguarsi. Standard che saranno un vantaggio per i clienti, a patto che siano appunto alti a sufficienza. Cosa che, non ce ne vogliano quelli di Binance, non si è verificata in questo caso.

  • I fondi dei clienti sono a posto

Almeno fino a prova contraria. Quanto scoperto dalla stampa mainstream non dice nulla dei fondi dei clienti, che rimangono comunque disponibili senza che questo incidente ripetuto nel tempo li abbia messi in pericolo.

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È comprensibile che aziende del mondo cripto nate ed esplose nel giro di pochi anni non abbiano ancora standard contabili degli istituti bancari. C’è però bisogno di recuperare, in particolare se ci si vuole proporre come alternativa alle banche classiche.

È un incidente di percorso, questo, che non andrebbe ingigantito oltremodo, e che al tempo stesso potrebbe diventare stimolo per una discussione seria sul modus operandi degli exchange. Gli appassionati cripto si aspettano più trasparenza e una gestione più sana di quella delle banche. E invece, spiace constatarlo ancora una volta oggi, siamo lontani ancora anni luce.

Ora però bando alle ciance e rimbocchiamoci le maniche per approfittare del bear market a scopi migliorativi dell’industria. Ci sono i capitali per farlo, ci dovrebbe essere anche la volontà. A partire da Binance, al quale riconosciamo, lo ripetiamo, il ruolo di guida fosse anche soltanto per la fetta di mercato che passa dalle sue infrastrutture.

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