La CBDC di Swift riunisce 18 banche centrali e commerciali

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La CBDC di Swift sta realizzando la sua versione beta e riunisce 18 banche centrali e commerciali. Tra le altre, c’è anche la banca italiana Intesa Sanpaolo. 

La CBDC di Swift e le 18 banche che ne incoraggiano lo sviluppo

Swift sta realizzando la versione beta della Central Bank Digital Currency (CBDC), insieme al supporto di 18 banche centrali e commerciali che ne incoraggiano lo sviluppo. 

Tra le altre, c’è anche la banca italiana Intesa Sanpaolo, oltre che Banque de France, Deutsche Bundesbank, Monetary Authority of Singapore, BNP Paribas, HSBC, NatWest, SMBC, Société Générale, Standard Chartered e UBS. 

In pratica, la società cooperativa ha pubblicato i risultati del test collaborativo durato 12 settimane, durante il quale sono state simulate quasi 5.000 transazioni tra due diverse reti blockchain e con i sistemi di pagamento esistenti fiat-based. 

Nello specifico I partecipanti hanno elaborato un totale di 4.736 transazioni tra le reti blockchain Quorum e Corda effettuando CBDC-to-CBDC, e tra Corda e la valuta fiat, effettuando CBDC-to-fiat. 

Le 18 banche coinvolte nella sperimentazione hanno espresso un forte sostegno per il proseguimento dello sviluppo della soluzione, notando che essa ha consentito lo scambio di CBDC senza attriti, anche per quelle implementate su piattaforme diverse.

La CBDC di Swift pronta per la versione Beta e il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo

L’innovazione di Swift consente il facile scambio delle CBDC sull’infrastruttura finanziaria esistente basato su API e di scalare in modo efficiente le transazioni internazionali in oltre 200 Paesi

Non solo, Swift ha annunciato in ottobre di aver sviluppato una soluzione per consentire alle CBDC di passare da sistemi basati su DLT a quelli basati su moneta fiat, utilizzando l’infrastruttura finanziaria esistente. 

Il test sandbox è stato organizzato in modo che le banche centrali e commerciali potessero sperimentare la soluzione per convalidarne l’efficacia e condividere le conoscenze per favorirne lo sviluppo.

Uno degli obiettivi strategici principali per Swift è stata l’interoperabilità. A tal proposito, 

Tom Zschach, Chief Innovation Officer di Swift, ha dichiarato: 

“I nostri esperimenti hanno evidenziato il ruolo cruciale che Swift può ricoprire in un ecosistema finanziario in cui coesistono valute digitali e tradizionali. Il nostro connettore CBDC basato su API si è dimostrato solido in circa 5.000 transazioni tra due diverse reti blockchain e la tradizionale valuta fiat, e siamo lieti di avere il supporto della nostra comunità per svilupparlo ulteriormente. Molti partecipanti hanno espresso chiaramente il desiderio di continuare a collaborare sull’interoperabilità, e lo apprezziamo molto”.

Anche Stefano Favale, direttore esecutivo di Intesa Sanpaolo, ha commentato come segue: 

“Quando si tratta di CBDC, l’interoperabilità diventa un fattore chiave per evitare le trappole della liquidità e per creare un effetto rete. Crediamo davvero che Swift, grazie alla sua esperienza e alle sue capacità, sia il candidato ideale e market-neutral per sostenere i futuri sviluppi degli asset digitali”.

Secondo l’Atlantic Council, più di 110 Paesi attualmente stanno esplorando le CBDC e quasi un quarto prevede di lanciarle entro i prossimi uno o due anni. Tuttavia, la maggior parte si concentra principalmente sul loro uso domestico, situazione che potrebbe portare a un panorama frammentato costituito da “isole digitali”.

Il caso del Brasile e del Digital Real su blockchain di Stellar

Di recente, anche la Banca Centrale brasiliana ha lanciato un test pilota per la sua CBDC: il Digital Real sulla blockchain Stellar. 

In pratica, il test pilota del Digital Real dovrebbe replicare il successo del sistema di pagamento istantaneo brasiliano Pix. Pix consente pagamenti istantanei tra privati e aziende 24h/24 e 7 giorni su 7, senza bisogno di intermediari. 

Col Digital Real, la banca centrale brasiliana intende quindi rendere i pagamenti digitali ancora più accessibili a milioni di brasiliani, compresi quelli che non hanno accesso a un conto bancario.

E infatti, in Brasile, circa il 45% della popolazione (quasi la metà) non ha un conto bancario, e col Digital Real potranno comunque effettuare pagamenti digitali. Non solo, il Digital Real renderà i pagamenti più efficienti e convenienti, in quanto sono più veloci ed economici dei metodi tradizionali come contanti e assegni.