Oggi il prezzo di Bitcoin è tornato sopra i 28.000 USD.
In questo inizio di 2023 era salito sopra quella soglia per la prima volta solamente una decina di giorni fa, e vi era rimasto per circa una settimana, con una breve escursione sotto tra mercoledì 22 e giovedì 23.
Tuttavia, lunedì era tornato addirittura sotto quota 27.000$, quando è stata pubblicata la notizia della causa della CTFC contro Binance.
Probabilmente in quel momento avevano preso il sopravvento le posizioni short, anche perchè si temeva che la causa contro il maggior exchange crypto del mondo potesse causare problemi seri all’intero mercato crypto.
Invece, alla fine si è rivelata essere una notizia meno grave del previsto, che riguarda in particolare modo solo il trading di derivati, e solamente negli USA.
Ieri, però, il prezzo di BTC stentava a tenere i 27.000$, ma in serata ha rotto il tetto dei 27.200$, per poi durante la notte rompere anche quello a quota 27.400$.
Sull’onda di quello slancio, è poi riuscito non solo a tornare sopra i 28.000$, ma anche a superare i 28.600$.
In seguito è sceso un po’, iniziando ad oscillare in una banda molto ristretta compresa tra 28.200$ e 28.500$.
Con il picco spike di questa notte ha fatto saltare molte posizioni short, pare per un totale superiore ai 1.500 BTC (oltre 42 milioni di dollari).
L’ipotesi è che tra lunedì e ieri siano state aperte molte nuove posizioni short causate dalla diffusione di un certo sentiment negativo, che invece poi è stato completamente spazzato via oggi, insieme a quelle stesse posizioni short.
Il prossimo obiettivo del prezzo di Bitcoin (USD)
Senza dimenticare che un nuovo calo sotto i 27.000$ è sempre possibile, sembra che il nuovo obiettivo sul breve termine non sia solamente quello di abbattere il muro dei 29.000$, ma forse anche di provare a riportarsi sopra i 30.000$.
Queste due soglie hanno un valore importante soprattutto a livello storico, ovvero sul medio-lungo periodo.
Infatti, sono il livello attorno al quale oscillò il prezzo di Bitcoin l’anno scorso a maggio dopo l’implosione dell’ecosistema Terra/Luna.
Ad inizio maggio 2022 il prezzo di BTC era di poco inferiore ai 40.000$. Quando però, improvvisamente, implose l’intero ecosistema crypto Terra/Luna basato sulla stablecoin algoritmica UST, il prezzo di Bitcoin precipitò di colpo poco sopra i 25.000$.
Dopo poche ore però rimbalzò, e finì per lateralizzare per circa quattro settimane proprio in un range compreso tra 28.500$ e 32.000$. In quei giorni la soglia chiave attorno alla quale oscillava il prezzo di Bitcoin erano proprio i 30.000$.
Per ora, in questo inizio 2023, il prezzo di BTC non è ancora mai riuscito a tornare sopra i 29.000 USD, quindi il primo obiettivo sul breve o medio termine dovrebbe essere questo. A dire il vero già due volte, poco dopo la metà di marzo, ha provato ad avvicinare questa soglia, ma senza riuscirci. Stanotte ha provato un timidissimo terzo tentativo, ma non è riuscito ad arrivare nemmeno a 28.700$.
Dato che a fine maggio 2022 rimase per diversi giorni sopra i 29.000$, un eventuale recupero di quella soglia significherebbe il recupero totale di tutte le perdite accumulate da giugno in poi, ovvero dopo il fallimento di Celsius, prima, e FTX, dopo.
A quel punto i 30.000$ potrebbero essere alla portata con un leggero sforzo aggiuntivo.
Il trend del 2023
Da notare che il recupero di oggi è stato del 6% rispetto ai minimi settimanali di lunedì, e che il livello attuale è del 44% superiore rispetto ai minimi mensili del 10 marzo.
Inoltre, da fine 2022 il prezzo di Bitcoin in USD è cresciuto del 70%, rendendo evidente che il trend in questo periodo storico è di crescita.
Ormai è possibile affermare che il bear market del 2022 è terminato, conclusosi circa a metà novembre con la discesa attorno a 15.500$. Sebbene non sia affatto possibile escludere che possa prima o poi innescarsi un altro bear market, da allora c’è stato un chiaro e netto rimbalzo che suggerisce che il trend attuale sia di crescita.
Per questo motivo non è assurdo immaginare che possa fare ancora qualche sforzo, e riportarsi anche sopra i 29.000$ o 30.000$ finendo così il lento recupero delle perdite accumulate da giugno 2022 in poi.
In altre parole, tralasciando quello che è accaduto nei primi cinque mesi del 2022, da giugno in poi ci sono stati cinque mesi di bear market, seguiti per ora da un mese e mezzo di lateralizzazione, e quasi tre mesi di crescita. Durante questi ultimi tre mesi scarsi di crescita sono state recuperate tutte le perdite accumulate nei cinque mesi di bear market della seconda metà del 2022.
Non bisogna però dimenticarsi che il 2022 iniziò con un prezzo di circa 48.000$, e che nei primi cinque mesi dell’anno la perdita fu di quasi il 40%. Per ora sembra impossibile ipotizzare a breve un recupero anche di quelle perdite.