Le ultime news per la blockchain di Ethereum riguardano l’introduzione di un nuovo standard protocollare per l’emissione di token: l’ERC-6551.
Questo nuovo standard consente agli sviluppatori di migliorare la progettualità dei Non-Fungibile Token e agli utenti di sfruttare possibilità finora inedite.
Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Ultime news per la blockchain di Ethereum
Le news più rilevanti per quanto riguarda gli sviluppi della rete Ethereum si riferiscono all’introduzione di un nuovo standard per l’emissione di token, in particolare quelli non fungibili (NFT).
L’infrastruttura Ethereum, come ormai noto al pubblico, consente agli sviluppatori di creare differenti tipologie di gettone digitali crittografici, noti come “token”, appoggiandosi al registro digitale distribuito che gode di un’alta sicurezza e di un framework semplice da utilizzare.
Questi token rientrano all’interno di alcuni standard, ovvero di “regole” e caratteristiche che devono ricoprire per poter transitare efficientemente all’interno del network.
Tra gli standard esistenti troviamo l’ERC-20, l’ERC-721, L’ERC-777, l’ERC-1155 e l’ERC-4626, di cui i primi due rappresentano i casi più utilizzati e quelli che prenderemo come esempio in questa sede per introdurre il nuovissimo standard ovvero l’ERC-6551.
L’ERC-20 banalmente consente la creazione di asset fungibili (intercambiabili tra di loro) come token di governance e utility token, mentre l’ERC-721 è utilizzato principalmente per la creazione di NFT, ovvero di token unici nel loro genere e con caratteristiche peculiari.
Il problema di queste due categorie è che sono limitanti e non permettono lo svolgimento di una serie di azioni, che sono, invece, possibili e replicabili su larga scala con il neo standard ERC-6551.
Quest’ultimo, in linea generale, migliora l’esperienza utente rendendola più dinamica ed interattiva e aggiungendo più livelli di proprietà su tutti gli NFT esistenti.
D’altronde era chiaro già da mesi che il mondo dei non-fungible tokens si sarebbe evoluto e avrebbe sperimentato nuovi standard, sulla scia del successo che questi hanno avuto nel 2021, pur semplicemente essendo questi dei semplici file jpg (o altri formati) collegati alla blockchain.
Nel prossimo paragrafo esploriamo più nel dettaglio le caratteristiche dei token ERC-6551.
Ethereum news: lo standard ERC-6551 renderà più dinamico il mondo degli NFT
Ethereum dopo l’ultima news relativa all’introduzione dello standard ERC-6551 dedicata ai non-funbile tokens diventa ancora più affascinante ed in grado di gestire una grande mole di richieste da parte delle community riguardo esigenze più o meno complesse.
In questo caso l’esigenza principale era quella di rendere più dinamico il settore NFT aggiungendo feature molto interessanti.
In primo luogo i token ERC-6551 funzionano come veri e propri portafogli per criptovalute, capaci di detenere beni, introducendo dunque per la prima volta nella storia delle blockchain l’assunzione che un asset possa detenere al suo interno un altro asset.
Benny Giang, co-autore della proposta di governance con cui si è introdotto questo standard, ha descritto tale caratteristica, noto con il nome di “ token bound account” (TBA), citandola così in un intervista:
“Potrebbe contenere ETH , potrebbe contenere USDC , potrebbe contenere monete pepe , potrebbe contenere altri NFT”
Su un fronte più tecnico, gli ERC-6551 utilizzano un registro senza autorizzazione compatibile con gli NFT ERC-721, che funge da directory per i TBA. Il registro distribuisce un contratto proxy per i TBA ereditando i metadati del token originale ERC-721.
Gli asset contenuti al loro interno si possono trasferire verso altri TBA attraverso una funzione presente sul contratto di delega.
Inoltre, questo nuovo standard consente di firmare messaggi e verificare firme per conto del token, interagendo direttamente con altri smart contract presenti sulle varie dApp di Ethereum.
Si tratta di un passo molto importante per l’ecosistema Ethereum, che da ora in poi potrà sperimentare nuovi modi per interagire socialmente nel web3.
Di fatto si introduce un’altra importante “millestone” che riguarda la proprietà di governance sociale degli NFT, dando addirittura la possibilità di implementare personalità e caratteristiche dinamiche a questi token non fungibili attraverso l’uso dell’AI.
Di nuovo le parole di Giang riguardo questa peculiarità:
“Quindi ora che un NFT ha il proprio indirizzo di account, potrebbe essere un firmatario su un multisig, potrebbe avere il proprio sottodominio ENS. È come dare un passaporto a un NFT”
Il mercato degli NFT su Ethereum
Con l’ultima news riguardo l’introduzione dello standard ERC-6551, il mercato degli NFT su Ethereum potrebbe tornare ai livelli di hype registrati duranti il 2021 e 2022.
Negli ultimi 30 giorni la rete di Ethereum è stata l’infrastruttura di base che ha permesso vendite di NFT pari a 389 milioni di dollari, in diminuzione del 23% rispetto al mese precedente.
In totale la blockchain ha generato vendite per 43,4 miliardi di dollari, un dato incredibile se rapportato con le altre reti competitor come Solana, Ronin e Flow, che non si avvicinano neanche lontanamente ai volumi di Ethereum.
Ciononostante, a partire dalla metà del 2022 abbiamo assistito ad un notevole ridimensionamento delle attività riguardanti il settore NFT su Ethereum.
Tale dato è osservabile guardando il grafico dell’andamento del numero mint di NFT effettuati su questa rete, sceso ai minimi pluriennali ad inizio 2023.
In particolare anche la media del volume generato è scesa drasticamente dai periodi d’oro che abbiamo assistito nel 2021 e 2022.
Questo probabilmente è dovuto dal fatto che in un momento di incertezza dei mercati, gli investitori preferiscono stare alla larga dai mercati più speculativi come quelli degli NFT e dedicarsi a settori meno redditizi ma con meno volatilità intrinseca.
Ci auguriamo che con l’avvento degli ERC-6551 il mercato dei non funbile tokens su Ethereum possa tornare a risplendere, raggiungendo, con o senza volumi generati da wash-trading, quantomeno la cifra di 1 miliardo di dollari di vendite in un mese.
Se ciò non dovesse accadere, non sarebbe comunque un problema per Ethereum, che continuerà imperterrito a sviluppare soluzioni esperienziali più divertenti ed utili per i propri stakeholders.
Di fatto, con o senza volumi, il progresso tecnologico non si può fermare.