Crypto: i tweet di Elon Musk e l’alta presenza di bot su Twitter manipolano i prezzi del mercato

elon musk twitter

Un recente studio del “Network Contagion Research Institute” (NCRI) ha messo in mostra come l’attività di Elon Musk su Twitter e l’elevata presenza di bot hanno manipolato i prezzi di diverse crypto negli ultimi anni.

Ci sono poi alcuni timori legati al fatto che FTX ed Alameda Research abbiamo avuto un ruolo attivo nello spamming di account fake, nel tentativo di ottenere più engagement nella community di Twitter e spingere il prezzo di un altcoin nella direzione desiderata.
Tutti i dettagli nell’articolo.

Twitter: la partecipazione di Elon Musk altera lo stato del mercato crypto

Non è una novità che le discussioni di Elon Musk su Twitter possano causare un impatto sui prezzi del mercato crypto. Lo si è visto chiaramente nel 2021 quando il CEO di Tesla annunciò la possibilità per i suoi clienti di acquistare veicoli elettrici pagando in bitcoin, e sospingendo il rialzo dei prezzi per la moneta crittografica.

Ci sono state poi diverse situazioni in cui specifici tweet in cui si faceva riferimento a Dogecoin hanno portato palesi effetti sulla price action del token.
Le sue azioni non sono passate inosservate dai vari enti incaricati di vigilare sui mercati statunitensi, tanto che a fine maggio 2023 Elon Musk è stato accusato di insider trading presso il tribunale federale di Manhattan.

Altre azioni legali sono state presentate contro di lui a giugno 2022, quando un gruppo di investitori ha presentato una class action da 258 miliardi di dollari per aver manipolato i mercati finanziari.

Il recente studio del “Network Contagion Research Institute” (NCRI) ha dimostrato come il multimiliardario avrebbe innescato alterazioni anche su altre due criptovalute, ovvero PEPE e PSYOP.

I suoi tweet, misti ad un’attività incredibilmente elevata di crypto bot che hanno twittato in merito a queste due monete, hanno portato ad un rapido incremento dei prezzi totalmente ingiustificato dalle classiche logiche dei mercati.

Da osservare come prima del lancio delle due memecoin a metà aprile, Twitter ha registrato un elevato numero di nuovi account che hanno parlato positivamente di queste monete, creando un hype spropositato ed un engagement incredibile.

Inoltre PEPE avrebbe giovato di un pump con un’ampiezza massima del movimento del 30%, proprio a seguito di un tweet del 13 maggio di Musk. Cosa interessante da notare: da quel giorno in poi la shitcoin ha iniziato a dumpare non tornando più su quei livelli di prezzo.

Non solo Elon Musk: anche i bot di Twitter governati da FTX hanno influenzato il prezzo dei crypto asset

Da solo Elon Musk non può fare i miracoli: l’incredibile squadra di bot spam che parlano di argomenti crypto ha portato ad una manipolazione del mercato negli ultimi anni.

Non è ancora chiaro se questi bot appartengono a Musk o meno: quello che però è emerso dallo studio del NCRI è che molto probabilmente l’exchange, ormai defunto, FTX e la sua affiliata Alameda Research potrebbero aver avuto un ruolo determinante in questo contesto.

L’organizzazione indipendente ha estrapolato dati da un campione di varie criptovalute listate su FTX dopo aver analizzato oltre 3 milioni di tweet pubblicati tra il  1° gennaio 2019 e il 27 gennaio 2023.

Dai risultati si è scoperto che l’attività dei bot di Twitter ha aiutato le criptovalute di FTX a incrementare in maniera artificiale il proprio valore, tra cui troviamo casi eclatanti in SAND, GALA, GODS e LOOKS.

Il Network Contagion Research Institute ha espresso una seria preoccupazione riguardo la possibilità che FTX stessa avrebbe coordinato l’attività dei bot, aiutandola ad ottenere profitti sui mercati.
Dopo il lancio del token nativo dell’exchange FTT, la media di tweet appartenenti a spam bot che citavano monete crittografiche quotate sulla piattaforma di scambio è aumentata vertiginosamente.

In merito a quanto emerso, il CNRI ha dichiarato che:

“In effetti, per metà delle monete quotate FTX nel campione, il volume dei tweet non autentici ha mostrato segni di previsione del prezzo successivo. Ciò suggerisce che le reti non autentiche sono state implementate con successo e deliberatamente per influenzare i cambiamenti nei prezzi delle monete FTX”

La cosa più sconcertante in questa faccenda è che Sam Bankman Fried ed FTX, nonostante abbiano sfruttato illegalmente opportunità speculativa da insider trading ed altre manovre illecite, siano riusciti lo stesso a creare una bolla pazzesca da 8 miliardi di dollari, scoppiata poi a Novembre 2022.

Soluzioni al problema dei bot

Il problema dello spam dei bot su Twitter è stato affrontato più volte dallo stesso Elon Musk, che ha affermato come possa essere deleterio per il mercato crypto e non solo.
Nel corso degli ultimi anni sono state proposte diverse iniziative per limitare questo trend crescente.

Recentemente il social media ha proposto la verifica a pagamento della spunta blu a 9,76 euro in modo da evitare che un singolo soggetto possa creare centinaia di account credibili a costo zero. Questo tuttavia non ha fermato il fenomeno che sta continuando a dilagare seppur in maniera meno invasiva rispetto al 2021.

Ci sarebbe in realtà soluzioni più concrete volte ad eliminare una volta per tutte la presenza di bot su Twitter.

Il nuovo progetto Worldcoin, capitanato da Sam Altaman, co-fondatore di OpenAI insieme allo stesso Elon Musk, mira a creare un’identità digitale per ogni utente del web attraverso la pratica della scannerizzazione dell’iride.

Ottenendo un identikit digitale per tutti gli utenti ed integrandolo come  requisito per la registrazione alle piattaforme social del web2 e web3, sarebbe difficile se non impossibile per un malintenzionato creare diversi account fake.

Il problema di questa soluzione è che Worldcoin non è ancora un progetto affermato su scala mondiale: i dispositivi AI che verificano i dati biometrici degli individui tramite scannerizzazione dell’iride sono al momento pochi ed incapaci di gestire il traffico mondiale online.

In più ci sono diversi timori legati al trattamento dei dati personali degli utenti, con diverse agenzie federali europee che stanno indagando su Worldcoin e potrebbero intraprendere azioni legali per bloccare il progetto in tutto il continente.

Anche in Africa si teme degli effetti indesiderati di Worldcoin: il governo Keniano ha deciso di bloccare tutte le attività connesse al progetto AI per poter verificare se quest’ultime possano avere effetti negativi sul paese e sulla privacy dei cittadini.

Di fronte a tutte queste problematiche, non possiamo che rassegnarci al fatto che lo spam bot su Twitter non sarà bloccato da qui a breve termine e che la manipolazione del mercato crypto continuerà ad esistere, visto e considerando anche i precedenti di Elon Musk.