Bitcoin: analisi dati on-chain | 50+% degli indirizzi sono in rosso

BITCOIN

Al sabato abbiamo la nostra usuale analisi grafica e tecnica su Bitcoin. Spesso cerchiamo di uscire dagli usuali schemi di analisi, proponendovi cose particolari come quella basata sull’andamento frattale di BTC in base all’halving.

Invece questa settimana vorrei arricchirvi con un’analisi e relative riflessioni, basate su dati on-chain, senza utilizzare esclusivamente i grafici, che però in supporti e resistenze spesso trovano corrspondenza con il dato.

Bitcoin (BTC) al prezzo attuale di 16275$, in questi ultimi sette giorni, pur avendo fatto un nuovo minimo a 15487$, ha sostanzialmente abbassato la sua volatilità, restando quasi invariato, sulla base degli ultimi sette giorni.

Da inizio di Novembre ad oggi il prezzo scende del 20%, mentre da inizio dell’anno fa -64%. A tal proposito ricordiamo un’altra nostra analisi, basata su un setup di intervento su base weekly, che suggeriva di uscire dal mercato in tempi non sospetti, facendo salvare tante migliaia di dollari.

Un dato eclatante che si può ricavare dai dati on-chain, è quanti sono gli indirizzi attivi che posseggono Bitcoin, che sono in rosso. Dalla seguente immagine possiamo vedere le relative percentuali.

Bitcoin - dati on chain
Bitcoin – dati degli indirizzi In/Out Money – 26-11-’22 – Fonte: Intotheblcok

Solo il 45% degli indirizzi Bitcoin sono in gain

La maggior parte degli indirizzi che detengono Bitcoin, sono ora in rosso. Solo il 45,29% di essi è In the Money, cioè in guadagno. Il restante 55% è in perdita ed in alcuni casi in profondo rosso, infatti il 4,64% sono totalmente Out fo Money. Vi è poi una ampia fascia del 50,07% che viene ad essere considerata At the Money, questi sono definiti da Intotheblock, come indirizzi che hanno un prezzo break even, che si avvicina al valore dove sta tradando, ma non in guadagno.

Questa situazione di Bitcoin, con 26,130 milioni di indirizzi in rosso, su un totale di 47,76 milioni è la prima volta che si ripropone dopo il crollo che fu causato dal Coronavirus a Marzo 2020.

Picchi sotto il 50% in passato hanno riportato a ripartenze

Spostando il ragionamento sui precedenti ribassi, Intotheblock ci fornisce un’immagine in cui si vede che ogni volta che gli indirizzi in perdita, hanno superato del 50% quelli in gain, si è poi avuto un’inversione. Lo possiamo vedere nel 2015, nel 2019 e nel crash da Cavid-19.

Bitcoin address In/Out Moneny - Fonte Intotheblock
Addresses In/Out Moneny – Fonte: Intotheblock

Con i dati on-chain di Bitcoin, possiamo spostare il ragionamento anche sul breve periodo. Infatti. dall’immagine seguente, vediamo che BTC ha raggiunto un muro di offerta significativo tra 16.600$ e 17.060$, dove in precedenza, quasi 950.000 indirizzi avevano acquistato circa 800.000 BTC.

Bitcoin
IN/OUT of the Money Around Price – Fonte: Intotheblock

Attenzione:i dati si riferiscono al agli indirizzi che hanno comprato tra 13.9540 e $19.010$, come riportato sull’immagine.

Bitcoin area di resistenza on-chain e grafica

Da questo dato, possiamo dedurre che Bitcoin avrà un’area di resistenza tra 16.600 e 17.060$. Per chiarezza questa area di resistenza, la riportiamo su un classico grafico a candele. Un superamento di quest’area potrebbe portare ad un’accelerazione rialzista.

Bitcoin
Bitcoin (BTC) – resistenza 26-111-22

Tornando ai dati dell’immagine on-chain, possiamo vedere che nel range di prezzo rilevato tra 13.9540 e $19.010$, il 29,49% dei possessori di Bitcoin, agli attuali prezzi è in guadagno mentre, l’8% “at the money”. Invece sta andando a pareggio alla restante parte del 62,27% che sta perdendo denaro.

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