Oggi è stato pubblicato il Crypto Industry Report del primo trimestre 2023 redatto dai Labs di CoinGecko.
Il report afferma che, come peraltro tutti avevano già ampiamente notato, in questo nuovo anno il mercato delle criptovalute si è svegliato dal letargo di fine 2022.
Basti pensare che il 1° gennaio 2023 la capitalizzazione totale del mercato crypto era di soli 831,8 miliardi di dollari, mentre al 31 marzo era già salita a 1.238 miliardi.
Nonostante ciò, non è stato un percorso lineare e tranquillo, ma è riuscito comunque ad annullare tutte le perdite derivanti dal crollo di FTX del novembre scorso.
Anzi, il mercato si è riportato sui livelli precedenti al Merge di Ethereum, con Bitcoin che si è comportato particolarmente bene, guadagnando quasi il 72% in questo trimestre.
Il rialzo del mercato crypto studiato dal report di CoinGecko Labs
A giovarsi di questo trend di crescita è stato un po’ tutto il mercato crypto, con un aumento complessivo del 48,9% che lo ha fatto risalire sopra i 1.200 miliardi di dollari.
Anche il volume medio giornaliero degli scambi è aumentato del 30% su base trimestrale, mentre, invece, nel quarto trimestre del 2022 si era contratto del 33%.
In particolare da questo punto di vista la ripresa c’è stata subito, a gennaio 2023, ovvero non appena il mercato ha iniziato a salire. È poi aumentato ancora ad inizio di marzo, per poi affievolirsi un po’ a fine trimestre.
In un tale scenario non stupisce che Bitcoin abbia sovraperformato le asset class tradizionali, con un guadagno del 72,4%. Ad esempio il Nasdaq si è fermato a +15,7% nel medesimo periodo, mentre l’oro ha fatto segnare un comunque buon +8,4%.
A dire il vero il trimestre è stato chiuso in positivo da quasi tutte le principali asset class, tranne il petrolio che è sceso del -6,1%. Va però detto che il petrolio è stato uno degli unici due asset che hanno chiuso il 2022 in crescita.
Inoltre, nel primo trimestre del 2023 il Dollar Index (DXY) è rimasto sostanzialmente piatto, mentre i dati sull’inflazione sono risultati essere più freddi del previsto.
Da notare che il volume degli scambi spot di criptovalute è aumentato del 18,1%, con la crescita percentuale dei DEX che ha superato quella dei CEX: +33,4%, contro +16,9%. Complessivamente però i CEX conquistano ancora circa il 90% dei volumi di scambio globali.
Tuttavia, nonostante il recupero, i volumi mensili non hanno ancora recuperato i livelli che avevano in media nella prima metà del 2022.
Blur supera OpenSea: l’analisi del crypto report di CoinGecko Labs
Un altra clamorosa novità è stata il sorpasso di Blur ai danni di OpenSea come principale marketplace NFT.
Il volume degli scambi degli NFT complessivamente è aumentato in modo significativo nel trimestre (+68%), passando dai 2,1 miliardi di dollari dell’ultimo trimestre del 2022 a 4,5 miliardi.
Ma la maggior parte di questo volume è avvenuta su da Blur, una nuova piattaforma NFT lanciata solamente ad ottobre dell’anno scorso. In soli sei mesi ha superato il leader del settore, OpenSea, arrivando ad una quota di mercato del 52,8% di dicembre 2022 ad una del 71,8% a marzo 2023. La quota di mercato di OpenSea è scesa dal 29,3% al 21,7%.
In controtendenza Solana, perché mentre la maggior parte delle altre chain ha registrato un aumento del volume degli scambi di NFT nel primo trimestre del 2023, su Solana invece è diminuito.
Ad esempio, il maggior marketplace su Solana, Magic Eden, ha visto il suo volume di scambi ridursi dai 73,9 milioni di dollari di dicembre 2022 a soli 23,6 milioni di marzo 2023, con un calo del 67,9%.
D’altronde l’imponente crescita dei layer 2 di Ethereum, ed in particolare di Polygon, rende meno necessario ricorrere a blockchain più economiche di Ethereum.
La perdita delle stablecoin
A perdere capitalizzazione di mercato nel primo trimestre del 2023 sono state invece le stablecoin.
In totale la perdita è stata di 6,2 miliardi di dollari, ovvero il 4,5%, concentrata soprattutto su USDC e BUSD.
USDT invece è andata nella direzione opposta, con +13,6 miliardi che costituiscono un incremento del 20,5%. USDC invece ha perso il 26,9% della sua capitalizzazione di mercato, e BUSD addirittura il 54,5%.
A guadagnarci, oltre a USDT, è stata True USD (TUSD), entrata nella top 5 delle stablecoin, superando FRAX. La sua capitalizzazione di mercato nel trimestre è aumentata del 169,3%.
Cresce anche la DeFi
Anche il mercato della finanza decentralizzata ha fatto registrare un bel rimbalzo dopo i picchi negativi di fine 2022.
L’incremento della capitalizzazione di mercato complessiva dei token DeFi è stato di 29,6 miliardi di dollari (+65,2%), sostenuto in particolare dallo staking liquido, cresciuto addirittura del 210,9%.
Questo ha fatto sì che lo staking liquido sia ormai diventato la terza attività di maggior valore in ambito DeFi, superando anche i protocolli di prestito.
Nonostante ciò, i token di governance dei DEX invece hanno continuato a perdere quote di mercato nel corso del trimestre, facendo registrare una perdita complessiva del -5%.