Il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha recentemente dichiarato che l’exchange crypto potrebbe allontanarsi dagli Stati Uniti, qualora dovesse continuare a mancare chiarezza in merito alla regolamentazione del settore.
Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Coinbase in merito alla regolamentazione crypto
Come anticipato sopra, Il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha indicato che l’exchange di criptovalute prenderebbe in considerazione l’allontanamento dagli Stati Uniti se il contesto normativo per il settore non diventasse più chiaro.
Nello specifico, dopo che l’ex cancelliere britannico George Osbourne gli ha chiesto se potesse verificarsi il fatto Coinbase lasciasse gli Stati Uniti alla Fintech Week di Londra, Armstrong ha dichiarato:
“Tutto è sul tavolo, incluso il trasferimento o qualsiasi altra cosa sia necessaria. Penso che gli Stati Uniti abbiano il potenziale per essere un mercato importante per le criptovalute, ma in questo momento non vediamo quella chiarezza normativa di cui abbiamo bisogno.”
Non solo, in merito alla delicata questione della regolamentazione crypto il CEO di Coinbase ha concluso:
“Penso che tra un certo numero di anni se non vedremo emergere chiarezza normativa negli Stati Uniti, potremmo dover considerare di investire di più in altre parti del mondo.”
I commenti di Armstrong arrivano settimane dopo che l’exchange rivale Bittrex ha dichiarato di voler uscire dagli Stati Uniti entro la fine di aprile, citando l’attuale contesto normativo ed economico statunitense poco chiaro.
Il CEO di Coinbase chiarisce la sua posizione su come dovrebbe essere regolamentato il settore
Un altro exchange crypto, Bittrex, ha ricevuto un avviso Wells a marzo, secondo quanto dichiarato dal consigliere generale David Maria al Wall Street Journal.
Ricordiamo che un avviso Wells è una dichiarazione secondo cui la divisione Enforcement della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha trovato prove di violazioni legali.
La SEC ha dunque intentato una causa contro l’exchange lunedì. A quel punto, Armstrong ha confrontato la situazione del Regno Unito, in cui esiste un solo regolatore, la Financial Conduct Authority (FCA), responsabile sia delle materie prime che dei titoli, con quella degli Stati Uniti, dove esistono organismi separati: la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) e la SEC. In merito a ciò, il CEO di Coinbase ha affermato:
“Non accade questa sfortunata cosa in cui la CFTC e la SEC stanno combattendo una battaglia per il territorio. In realtà abbiamo dichiarazioni contraddittorie da parte dei capi della CFTC e della SEC che escono quasi ogni poche settimane. Come funzionerà un’azienda in quell’ambiente? Vogliamo solo un regolamento chiaro.”
Così come Bittrex, anche Coinbase ha ricevuto un avviso Wells dalla SEC a marzo. In merito a ciò, Armstrong ha affermato che Coinbase si è incontrato con la SEC trenta volte senza ricevere feedback sulla natura della sua attività prima di ricevere l’avviso.
Inoltre, il CEO dell’exchange ha sottolineato la mancanza di distinzione o sfumatura nel modo in cui i regolatori vedono i diversi rami dell’industria delle criptovalute.
Nel senso che gli exchange come Coinbase dovrebbero essere regolamentati come le società di servizi finanziari, mentre le aree decentralizzate del settore dovrebbero essere gestite in modo molto diverso perché non esiste un’autorità centrale da regolamentare.
“Cose come Bitcoin, Ethereum, DeFi e persino portafogli auto-custoditi dovrebbero essere regolamentati come un’azienda di software o qualcosa del genere.”
Coinbase e l’identità decentralizzata: la rete Ethereum Base
Oltre alla regolamentazione crypto, Armstrong recentemente ha anche parlato dell’identità decentralizzata come uno dei casi d’uso più avvincenti per la tecnologia blockchain oltre la criptovaluta, dichiarando:
“L’identità decentralizzata è un modo per le persone di avere le proprie informazioni, perché in realtà le possiedono. I social media decentralizzati sono all’orizzonte. Penso che sia piuttosto importante in termini di libertà di parola.”
Non a caso, all’inizio dell’anno, Coinbase ha presentato Base, una rete Ethereum di livello 2 su cui gli sviluppatori possono creare app decentralizzate (dapps), inviando un segnale che va oltre il trading di risorse digitali per sviluppare ed espandere gli usi più ampi della tecnologia blockchain.
Ancor più nello specifico, vediamo che Base è un Ethereum L2 sicuro, a basso costo e adatto agli sviluppatori, creato per portare il prossimo miliardo di utenti su Web3. Dunque, con questo obiettivo ben chiaro, Base funge sia da casa per i prodotti onchain di Coinbase sia da un ecosistema aperto dove chiunque può costruire.