Il trend delle memecoin è tornato in voga dopo che la crypto Pepecoin (PEPE) ha raggiunto la cifra dei $500 milioni di market cap in pochissimi giorni dal suo lancio.
Molti NFT a forma di rana sono stati creati sotto la scia del successo di PEPE, che ha ispirato anche la creazione di token fungibili sulla blockchain di Bitcoin.
C’è chi pensa che PEPE possa rimpiazzare SHIB nei prossimi mesi come crypto-meme più amata dalla community nonché come capitalizzazione di mercato.
Facciamo un passo indietro ed analizziamo con calma la nascita di PEPE e il suo rapido successo, cercando di capire se veramente c’è un futuro per questa crypto.
Che cos’è Pepecoin (PEPE) e come è nata?
Pepecoin (PEPE) è una nuova memecoin che è apparsa sul mercato il 15 aprile 2023 conquistando sin da subito la simpatia della community crypto.
Il token è ispirato a “Pepe The Frog”, ovvero un personaggio del fumettista Matt Furie apparso per la prima volta nel fumetto Boy’s Club nel 2005.
Nel corso degli anni il cult del meme Pepe The Frog ha avuto un grande successo diffondendosi su Myspace e sui vari blog e social media nati con il web 2.0.
La rana con il corpo da umano è stata utilizzata anche in ambito politico per alcune proteste democratiche ad Hong Kong contro l’atto dell’estradizione.
Solo in questi giorni il meme è comparso anche nel mondo del web 3.0 con la criptovaluta Pepecoin (PEPE) e con le nuove collezioni NFT che si sono ispirate alla rana raffigurata in diversi stati d’animo.
In particolare la crypto PEPE, token ERC-20 sulla blockchain di Ethereum, ha raggiunto un hype fuori dal normale attirando moltissima attività speculativa che lo ha spedito in top 100 delle valute crittografiche più capitalizzate al mondo.
Si tratta di un risultato sbalorditivo, frutto di un’attività di marketing geniale e di un apprezzamento della community crypto totalmente inaspettato.
Il trend delle memecoin infatti è stato molto forte durante la bull run del 2021 ma si è spento con l’inizio del bear market ed il protrarsi di un mercato speculativo debole.
Con l’avvento di PEPE invece, si sono riaccesi gli animi, spingendo molti individui a definire il periodo storico come “ritorno al bull market” e alla tendenza di fare trading con crypto basate su meme.
I fondatori della crypto (anonimi) hanno presentato il progetto come risposta al numero di memecoin nate sotto la scia di Doge e Shiba, scrivendo sulla main page del sito web:
“$pepe:la più memorabile memcoin mai esistita.I cani hanno fatto il loro tempo, è ora che Pepe prenda il sopravvento”.
$PEPE ha una fornitura massima di 420,690,000,000,000 tokens, di cui il 93,1% è stato inviato al pool di liquidità, mentre il restante 6,9% è stato allocato in un wallet multisignature la cui allocazione sarà utilizzata per i futuri listing su CEX.
Il team ha chiarito pubblicamente che la crypto non ha alcuna associazione diretta con Matt Furie e che non c’è alcun valore intrinseco e dunque aspettative di ritorni finanziari.
Non ci sono utilità per il token ma solo scopi di intrattenimento per la community.
La crypto Pepecoin (PEPE): il meme “Pepe The Frog” ispira la nascita di molti NFT e BRC-20 su Bitcoin
Il decollo del prezzo della criptovaluta Pepecoin (PEPE) non ha creato solamente un aumento dei volumi di trading sui DEX e sugli exchange ne quali è stato listato, ma ha attirato l’attenzione anche sul lato NFT e sul recente successo dello standard BRC-20.
Andando in ordine, possiamo vedere come in particolare due collezioni NFT siano nate ispirandosi a PEPE ed abbiano avuto un discreto successo in termini di vendite su OpenSea.
Le collezioni sono note sotto i nomi “Pepe Editions by Matt Furie” e RarePepe by Matt Furie”, godono di volumi e floor price decisamente più alti rispetto ad altre collezioni rispettabili sul mercato.
In realtà anche la principale collezioni NFT di Matt Furie “Hedz by Matt Furie”, tra l’altro l’unica ad essere realmente associata al fumettista, ha beneficiato del successo della crypto PEPE visto che quei non-fungible-tokens hanno visto aumentare il proprio prezzo di base e il numero di acquisti/vendite sul mercato.
Probabilmente nei prossimi giorni nasceranno altre collezioni che si ispireranno alla rana dai diversi stati d’animo, tra questi ci saranno anche progetti scam o privi di valore artistico e sociale.
Per quanto riguarda invece la blockchain di Bitcoin, che non possiede la caratteristica di poter permettere la creazione di smart contract sulla rete, ultimamente stanno emergendo molti token fungibili ispirati a PEPE sotto lo standard BRC-20.
Quest’ultimo permette la creazione di token sotto la blockchain di Bitcoin, bypassando il problema dei contratti intelligenti.
Tra i numerosi token che sono stati creati molti sono nati sotto il nome di famose memecoin, come per l’appunto PEPE, MEME, SHIB, ELON, tutte in versione BRC-20.
Si tratta di versioni primitive di criptovalute, essendo la tecnologia nata da appena 2 mesi.
Non è possibile comprare singolarmente questi token ma a “gruppi”, in base a quanti sono stati mintati ( o meglio inscritti) sui singoli satoshi.
Questo trend ha portato le fee su Bitcoin ad aumentare drasticamente, vista la grande domanda sul protocollo Ordinals per creare NFT e token fungibile BRC-20 e visto l’hype che hanno generato questi token ispirati a meme.
PEPE e SHIB a confronto: uno sguardo ai volumi
Nel primo giorno di contrattazioni sul major exchange OKX, la crypto Pepecoin (PEPE) ha raggiunto volumi di scambio più alti rispetto a quelli generati da Shib sugli altri mercati.
In particolare il primo giorno di scambi, ovvero il 1° maggio 2023, su OKX abbiamo assistito ad un volume di scambi per il pair PEPE-USDT di circa 75 milioni di dollari, mentre su Binance per la coppia SHIB-USDT il volume è stato di circa 23,5 milioni di dollari.
Ovviamente questo di per sé non significa nulla e non implica che questa situazione si protrarrà nel futuro, tuttavia risulta interessante visto che sono stati paragonati i due mercati principali per le rispettive criptovalute.
C’è da considerare poi che il giorno del listing su OKX, la crypto PEPE è aumentata di prezzo di circa il 100% attirando più capitali ed attività speculative. Ad ogni modo questo è un indicatore di come i volumi di PEPE, seppur per un giorno, siano stati maggiori di quelli SHIB, che capitalizza molto di più rispetto alla neonata rana.
Questo ci deve far riflettere su quanto sia dinamico il mondo delle memecoin e pronto a cambiare rotta su nuovi trend e nuovi meme su cui buttarsi a capofitto.
Non possiamo sapere se PEPE rimpiazzerà SHIB o meglio ancora la crypto-meme più famosa del mercato, ovvero DOGE.
Possiamo però capire che quello che è successo il 1° maggio non è un evento qualunque ma si tratta di una situazione che potenzialmente potrebbe cambiare gli scenari di dominio attualmente in corso.
Attenzione, tuttavia, a non dimenticarsi di un concetto fondamentale: TUTTE le memecoin sono prive di valore intrinseco ed esporsi in maniera consistente a questi esperimenti socio-finanziari potrebbero mettere seriamente a rischio il controvalore del vostro portafoglio.
Non si può escludere che in futuro il fenomeno delle memecoin continuerà ad emergere e verrà apprezzato, quantomeno sul piano speculativo, dagli investitori, ma dobbiamo essere consapevoli che questi progetti potrebbero fallire da un momento all’altro e che la fiducia che ad oggi gli viene riposta potrebbe svanire nel nulla se solo nascesse un qualcosa di più interessante ed attraente dal punto di vista del mero profitto.
State in guardia trader e fate le vostre ricerche.