Prezzo di Bitcoin e Ethereum in leggera risalita

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Ieri sia il prezzo di Bitcoin che quello di Ethereum sono leggermente risaliti.

In questo momento BTC è a +2,3% rispetto a ieri, ed a +1,2% rispetto ad una settimana fa, mentre ETH è a +1,8% rispetto a ieri, ed a +0,3% rispetto ad una settimana fa. 

In altre parole sono state recuperate le leggere perdite dei giorni scorsi. 

Il prezzo di Bitcoin: il confronto con Ethereum

Ieri sera il prezzo di Bitcoin è tornato per un breve momento a 30.000 USD. 

Questo è il livello chiave attorno al quale sta oscillando ormai da più di un mese e mezzo. 

A dire il vero dai picchi massimi annuali del 13 luglio, a quasi 32.000 USD, praticamente non ha fatto altro che scendere, tanto che il 24 luglio era sceso anche sotto i 29.000 USD. 

Fino a ieri aveva continuato ad oscillare poco sotto i 30.000$, con brevi escursioni anche sotto i 29.000$, ma ieri sembra aver interrotto questo trend di lateralizzazione discendente. 

Non è però detto che si sia innescato un trend crescente, anche se l’ipotesi non può essere affatto scartata. 

Il fatto è che la volatilità del prezzo di Bitcoin è ai minimi, ed in questi casi spesso prima o poi si sblocca con movimenti significativi. 

Oltretutto luglio storicamente è spesso stato un mese di bassa volatilità, mentre ad agosto in genere è leggermente salita. Quindi non stupisce affatto che a luglio abbia di fatto oscillato quasi solamente all’interno di una fascia molto ristretta, compresa tra 29.000$ e 30.000$, con rare e brevi eccezioni. 

A questo punto però non ci sarebbe nemmeno da stupirsi se in agosto la volatilità dovesse aumentare, facendolo uscire dalla fascia di oscillazione di luglio. 

L’anomalia di ieri

Il movimento di ieri, seppur piccolo, è sembrato un’anomalia. 

Infatti altri asset risk-on, come l’azionario statunitense, ieri hanno fatto registrare performance negative, dopo un inizio di estate decisamente positivo, e nemmeno il prezzo dell’oro ieri ha performato bene. 

L’unico asset in qualche modo collegato a Bitcoin che ieri è salito è il dollaro USA, e questa è a tutti gli effetti un’anomalia. 

Quando il dollaro sale, e scendono sia l’azionario che l’oro, spesso scende anche il prezzo di Bitcoin. Invece nonostante non stesse passando un periodo di particolare forza, ieri il prezzo di BTC è leggermente rimbalzato, anche grazie alla notizia secondo cui in BlackRock sono molto fiduciosi riguardo l’approvazione della loro domanda per un ETF su Bitcoin spot. 

Una piccola anomalia simile non è sufficiente per affermare che il trend sia cambiato, ma mettendo insieme tutte queste cose non sembra del tutto improbabile che una cosa simile sia accaduta. 

Il prezzo di Ethereum

Il prezzo di ETH ha seguito un trend simile, anche se il rimbalzo di ieri è stato guidato proprio da Bitcoin. 

Il 14 luglio ETH aveva superato i 2.000 USD, per poi seguire un percorso discendente terminato il 7 agosto a poco più di 1.800 USD. 

Ieri prima è risalito fino a 1.850$, e poi ha toccato un picco giornaliero poco sotto i 1.880$. 

Come si nota, il trend del prezzo di Ethereum non ricalca in modo perfetto quello di Bitcoin, ed anzi a una volatilità ancora inferiore. 

Questo nonostante la nuova stablecoin lanciata da PayPal (PYUSD) sia proprio su Ethereum, ed in teoria potrebbe portare ad un maggior utilizzo di ETH in futuro. 

Sembra pertanto che in questi giorni sia Bitcoin a fare il mercato, ed Ethereum semplicemente segua a ruota. 

Il rapporto BTC/ETH

Analizzando il rapporto tra la capitalizzazione di mercato di Bitcoin e quella di Ethereum si scopre che fino al 30 luglio era sceso, da 2,64 a 2,51 volte, ma ad agosto è tornato a crescere. 

Ora infatti è di poco inferiore a 2,6 volte, ovvero non di molto inferiore al livello di fine giugno. 

Ad inizio giugno però era sceso a 2,3, ed il picco massimo del 2023 di questa metrica è stato  toccato a fine giugno a quota 2,66. 

Si può pertanto affermare che in questo momento Bitcoin risulta essere piuttosto forte sui mercati crypto, anche più di Ethereum. 

Nonostante ciò la sua dominance attuale (quasi 49%) è ancora inferiore alla massima registrata quest’anno di 50,5%.