Binance congela gli XRP rubati con un hack al fondatore di Ripple

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Il nuovo CEO di Binance, Richard Teng, ha annunciato che hanno congelato parte degli XRP rubati il giorno prima con l’hack ai danni del co-fondatore di Ripple, Chris Larsen. 

In totale sono riusciti ad intercettare e congelare gli XRP legati a quell’hack per un ammontare complessivo di 4,2 milioni di dollari. 

L’hack di XRP al Presidente esecutivo di Ripple Labs: Binance agisce subito

Chris Larsen ha co-fondato la società Ripple Labs nel 2012, ed oggi ne è ancora il Presidente esecutivo. 

Mercoledì ha ammesso di aver subito un hack a causa del quale gli sono stati sottratti circa 213 milioni di XRP, per un importo complessivo di circa 112 milioni di dollari. 

Larsen ha rivelato che qualcuno è riuscito ad accedere ad alcuni dei suoi account XRP personali, che però non c’entrano con la società Ripple. 

Ha anche affermato che sono stati rapidamente in grado di individuare il problema ed avvisare gli exchange chiedendo loro di congelare i fondi provenienti dagli indirizzi coinvolti nell’hack, e di aver coinvolto le forze dell’ordine.

In totale i 213 milioni di XRP rubati sono stati inviati ad otto indirizzi, uno dei quali deve averne trasferiti una parte su Binance. 

Larsen ha anche specificato che si è trattato solamente di un incidente isolato, mentre i wallet della società sono ancora al sicuro e non sono mai stati compromessi. 

Ultime news sull’hack al fondatore di Ripple: il congelamento di Binance degli XRP sottratti 

Teng ha dichiarato che dopo aver scoperto in anticipo l’exploit avvenuto ai danni di Larsen il team Binance è riuscito a congelare 4,2 milioni di dollari in XRP. 

Inoltre ha affermato che apprezzano sia gli sforzi della community nel segnalare questi episodi agli exchange, sia il lavoro del team Ripple nel collaborare con loro.

Ha scritto: 

“Continueremo a supportare Ripple nelle sue indagini e nei suoi sforzi per recuperare i fondi, incluso il monitoraggio da vicino della maggior parte dei fondi ancora nei wallet esterni dello sfruttatore, nel caso in cui li depositi su Binance”. 

Inoltre ha invitato progetti ed utenti a contattarli sempre in casi come questo.

Altri XRP rubati a Larsen sono stati inviati a Kraken e OKX.

La vulnerabilità

Non sono stati diffusi i dettagli tecnici dell’hack, quindi non è possibile sapere con precisione quale vulnerabilità abbiano sfruttato gli attaccanti. 

Si presume però che Larsen detenesse quei fondi su un wallet non-custodial, cosa che farebbe anche presumere che in qualche modo la colpa possa essere sua. 

Infatti l’unico modo per sottrarre fondi da un wallet non-custodial senza il consenso del proprietario è riuscire a scovare le chiavi private. 

Quindi o Larsen ha commesso un’imprudenza non conservando al sicuro le sue chiavi private, o qualcuno deve essere riuscito in qualche modo a farsele dare o a farsi inviare gli XRP da lui. 

Il fatto è che la vicenda ha qualche punto oscuro di troppo, tanto che si potrebbe persino arrivare ad immaginare o che Larsen non li custodisse su un wallet non-custodial, o che ci sia sotto qualcos’altro. 

In effetti tra il momento in cui si sono scoperte le transazioni sospette ed il momento in cui Larsen ha ammesso il furto pubblicamente sono passati 31 minuti. Per qualcuno questo ritardo è da considerare troppo lungo per essere semplicemente frutto del caso. 

Comunque la si veda, sebbene la colpa rimanga a carico degli attaccanti, Larsen deve avere un qualche tipo di responsabilità nella vicenda, anche nel caso in cui avesse solamente non custodito in sicurezza le chiavi private.

Ripple e la crypto XRP 

Ripple Labs è una società privata a tutti gli effetti. È stata fondata nel 2012 con il nome di OpenCoin da Chris Larsen and Jed McCaleb, e basava il suo operato sul Ripple Transaction Protocol (RTXP). 

XRP è la criptovaluta nativa del protocollo Ripple, e con la fuoriuscita di McCaleb dal progetto nascerà il progetto Stellar (XLM). 

XRP è presente sui mercati crypto fin dal 2013, ovvero due anni prima dell’arrivo di Ethereum

Al momento della diffusione della notizia dell’hack ai danni di Larsen il suo prezzo è sceso da 0,52$ a o,49$, per poi però tornare in seguito sugli 0,50$. 

Pur avendo ora un prezzo del 3% inferiore a quello di sette giorni fa, rimane in linea con quello della seconda metà del 2023. 

A dire il vero ad inizio 2023 era sotto gli 0,35$, ma a luglio era salito per l’appunto a circa 0.50$.

Dopo un breve picco a 0,82$ a fine luglio, quando vinse la causa contro la SEC, in seguito era tornato più o meno a 0,50$ prima della mini bull run di fine 2023 che lo ha portato sopra gli 0,7$.

Tuttavia, con il 2024 ha visto evaporare tutto il guadagno ottenuto durante la mini bull run, ed ora il suo prezzo è perfettamente in linea con quello dei mesi precedenti. 

Il prezzo di XRP ormai da qualche anno tende a non muoversi molto sul lungo periodo, tanto che il prezzo attuale è in linea persino con quello di febbraio 2021, prima dell’ultima grande bull run che lo portò momentaneamente anche sopra gli 1,8$.