La donna coinvolta nel furto a Bitfinex nega coinvolgimenti crypto

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Heather Morgan, conosciuta anche con lo pseudonimo Razzlekhan, ha negato di essere attualmente coinvolta in qualsiasi progetto legato alle criptovalute o agli NFT. 

Anzi, avvisa che qualsiasi progetto crypto che utilizza il suo nome è una truffa. 

Il furto miliardario ai danni di Bitfinex

Morgan è nota per essere stata arrestata tempo fa perché accusata di aver avuto un ruolo nel mega furto da 119.754 BTC del 2016 ai danni dell’exchange crypto Bitfinex. 

È stata arrestata insieme al marito, Ilya Lichtenstein, a febbraio di quest’anno, e da allora non si era più fatta sentire su Twitter. Qualche giorno fa ha postato il suo primo tweet dopo l’arresto per dire che chiunque stia sfruttando il suo nome nell’ambiente crypto lo sta facendo senza la sua autorizzazione. 

Insieme al marito è accusata dall’FBI di riciclaggio proprio dei fondi rubati nel 2016 a Bitfinex. Per farlo, utilizzarono più di 2.000 transazioni con cui trasferirono i BTC rubati da wallet a conti finanziari.  

Secondo l’FBI, avrebbero utilizzato identità false per registrare account online, avrebbero utilizzato software per automatizzare le transazioni, e per interrompere il tracciamento li avrebbero distribuito su più exchange del dark web a volte cambiandoli in altri asset. 

In questo modo spostarono nel corso degli anni più di 25.000 BTC, mentre gli altri 94.000 sono stati poi recuperati e sequestrati dalle autorità USA sempre a febbraio, quando complessivamente valevano oltre 4,5 miliardi di dollari. 

Dopo essere stata arrestata a febbraio, Heather Morgan è poi stata rilasciata da un giudice federale dopo aver versato una cauzione milionaria. La data di inizio del processo è ancora da stabilire. 

La storia di Razzlekhan

Lo pseudonimo “Razzlekhan” deriva dal fatto che era anche una rapper di strada di New York, tanto che pochi giorni prima dell’arresto condivise uno dei suoi singoli su Spotify, intitolato “Bleeding Buckets”.

Inoltre, è nota anche per essere stata in passato un’articolista per Forbes, per cui scriveva di tecnologia, sicurezza e frodi finanziarie. 

Con la dichiarazione di qualche giorno fa sembra essersi conclusa anche la sua carriera nel mondo crypto, anche perché rischia diversi anni di carcere. 

Va, infine, ricordato che l’exchange Bitfinex non solo è sopravvissuto a quel colossale furto, ma alla fine è anche riuscito a risolvere completamente la questione con i suoi numerosi creditori. 

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