A tenere banco in questi giorni è l’azione della Fed a sostegno del sistema bancario che è fortemente in crisi, ma questo non fa che sostenere il Bitcoin.
La crisi bancaria con il fallimento di quattro importanti banche americane ed altre a rischio ha costretto la Fed ed il governo a misure mai viste prima e questo, indirettamente, porta nuova linfa anche a Bitcoin.
Le misure straordinarie della Fed
Come riportato anche da Watcher Guru su Twitter con il cinguettio seguente:
“Ultimissima: 2 trilioni di dollari potrebbero essere immessi nel sistema bancario americano dal piano di emergenza della Federal Reserve secondo JPMorgan”.
Il prestito di emergenza della Fed consiste nella possibilità delle banche in sofferenza di accedere a liquidità per 2 trilioni di dollari almeno così spiega JPMorgan.
Le conseguenze del crollo delle varie Silicon Valley Bank, Silvergate ecc hanno affossato tutto il comparto bancario e la paura si allarga a macchia d’olio.
Molte banche non hanno i conti in ordine e non sono così solide come era la Silicon Valley Bank, ad esempio, che pure è fallita.
Per la banca d’affari JPMorgan Chase & Co, il programma messo in piedi da Fed e governo americano è imponente.
I fondi a disposizione costituiscono il più grande intervento economico mai messo in piedi (2 trilioni di dollari) e servono solo a tamponare la crisi con un’iniezione di liquidità.
Il piano è allo studio ben prima dei fallimenti recenti del settore ma ora ne è stato necessario il varo in fretta e furia per scongiurare il collasso dell’economia americana.
L’operazione renderà inutile vendere i titoli in perdita così le banche potranno sopravvivere.
JPMorgan ha dichiarato che il Bank Term Funding Program sarà sufficiente per mettere a posto i conti dell’intero sistema bancario ad eccezione delle 5 più grandi banche d’affari.
L’utilizzo o meno del piano è in forte dubbio poiché comporterebbe svincolarsi allo stato con un cappio intorno al collo.
La cifra stanziata a conti fatti è pari all’importo del totale delle obbligazioni bancarie esistenti.
Per il team strategy di Nikolaos Panigirtzoglou:
“L’utilizzo del Bank Term Funding Program della Fed sarà probabilmente elevato”.
Le più grandi banche americane insieme a quelle oggetto dell’intervento di Fed e governo detengono 3 trilioni di riserve bancarie.
La Fed pensa ai tassi e Bitcoin ne giova
Da qualche giorno si va vociferando che la Fed non intenda alzare più i tassi di 50 punti base. È in discussione addirittura uno stand by dei tassi.
La notizia unita alla crisi bancaria ha portato tra le altre cose a un calo del rendimento dei bot di 60 punti base in una sola settimana.
Il combinato disposto di crisi bancaria e idea di stand by dei tassi sta portando un boost a Bitcoin che in soli 4 giorni cresce del 20%.
Oggi Bitcoin si ferma a quota 24829 dollari americani e sale dell’1,89% nelle 24 ore.
Se il Bitcoin dovesse riuscire a sfondare quota 26000 dollari allora il target dei 30.000 sarebbe nelle sue corde.
La mancanza di fiducia e le perdite degli investitori nel settore bancario hanno portato liquidità al comparto crypto e soprattutto a Bitcoin.
Curioso (sono sarcastico) come la valuta nata per contrastare e dare un’alternativa al sistema bancario così come lo conosciamo si apprezzi in una fase di crisi di quest’ultimo.