In questo articolo vediamo le ultime news rilevanti in merito agli sviluppi di OpenAI e del suo prodotto di punta ChatGPT.
Il chatbot è stato lanciato con successo nello store delle applicazioni Apple e nel frattempo Sam Altman, Ceo della società di intelligenza artificiale, ha annunciato che potrebbe abbandonare il mercato europeo se le regolamentazioni non diventeranno più flessibili.
Tutti i dettagli di seguito.
OpenAI ed il lancio di ChatGPT sull’Apple Store: milioni di profitti persi in commissioni
La scorsa settimana OpenAI ha lanciato ChatGPT all’interno dell’Apple Store riscuotendo immediatamente un enorme successo.
Sin da subito il chatbot ha raggiunto la cima della classifica nella categoria delle app gratuite, probabilmente grazie anche all’etichetta “must have” attribuitagli da Apple.
Il prodotto al momento è disponibile solo per gli utenti degli Stati Uniti ma potrebbe a breve essere esteso anche su altri Paesi.
Tuttavia, la multinazionale tech, fondata dal celebre Steve Jobs, non sembra essere interessata allo sviluppo di un proprio sistema “generative AI” in grado di generare testi, immagini e video per gli utenti.
Piuttosto Apple preferisce sfruttare il successo altrui e prendersi la ormai nota commissione del 30% sulle vendite interne del suo app store.
In particolare in questo caso, Apple prenderà dai 6 ai 20 dollari mensilmente dagli utenti iOS per ogni abbonamento a ChatGPT Plus
Visto il successo di ChatGPT e la sua rapida espansione in tutto il pianeta, questo “scherzetto” potrebbe costare milioni di dollari in commissioni ad OpenAI.
Nonostante il “morso della Mela” del 30% sui profitti dell’app, la società che sviluppa sistemi AI ha preferito optare per il sistema di acquisto in-app nativo invece che scegliere di percorrere una strada separata.
La community del mondo crypto non ha preso molto bene la notizia sostenendo che gli acquisti NFT in-app diventerebbero un affare costoso.
Qualcuno ha ironizzato la vicenda dicendo che Ethereum, blockchain più dispendiosa in termini di gas fee, è più economica di Apple.
OpenAI potrebbe uscire dal mercato europeo a causa delle pressioni normative
Mentre OpenAI spinge forte negli USA con il lancio di ChatGPT nell’Apple store dei sistemi operativi iOS, lo stesso non si può dire in Europa.
Regolamentazioni troppo stringenti potrebbero frenare l’espansione della società nel continente portando addirittura ad una cessazione delle operazioni.
Secondo alcune indiscrezioni riportate da Reuters, Sam Altman, CEO di OpenAI, avrebbe dichiarato che se la società non riuscirà a rispettare le normative AI nell’Unione si ritirerà dal mercato europeo.
Queste le sue parole:
“C’è così tanto che potrebbero fare, come cambiare la definizione di sistemi di intelligenza artificiale generici. Ci sono molte cose che potrebbero essere fatte.”
Andando più nel dettaglio l’EU AI Act richiederebbe alle aziende di divulgare i materiali protetti da copyright utilizzati nello sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa, cosa che penalizzerebbe molto OpenAI.
A dire il vero anche Apple, sulla scia delle decisioni di altre società, avrebbe vietato recentemente ai propri dipendenti di utilizzare ChatGPT temendo la perdita di dati riservati e l’archiviazione su server di terze parti.
Ciononostante, l’eccessiva regolamentazione potrebbe danneggiare l’Europa privandola degli sviluppi e dei progressi che l’AI potrebbe apportare alle istituzioni alla società.
A tal proposito si vocifera che l’EU AI Act probabilmente verrà ritirato perché incapace di soddisfare le esigenze del mercato e potenzialmente deleterio per l’Unione Europea.
Il parlamento europeo ha invitato Joe Biden a discutere unitamente con la commissione europea ed Ursola Von Der Leyen il tema dellAi, con l’intento di produrre una serie di linee guida per lo sviluppo del settore.
Pochi giorni fa, durante una tavola rotonda presso l’University College di Londra Altman ha dichiarato che OpenAI tenterà in tutti i modi di rispettare la normativa, ma se non dovesse farcela, non esiterà a cessare le operazione nel continente europeo.
Solana lancia un plugin per ChatGPT
Mentre OpenAI cresce di popolarità dopo il lancio di ChatGPT sull’Apple Store, Solana cerca di ritagliarsi il suo spazio.
Pochi giorni fa, la blockchain layer 1, ha annunciato di aver creato un implementazione open source che consentirebbe ai propri utenti di svolgere azioni on-chain su Solana direttamente tramite ChatGPT.
La community di Solana, già entusiasta per il lancio dello smartphone web3 “Saga” ha mostrato ancora di più i muscoli dopo questa integrazione che risulta di fondamentale importanza per gli sviluppi della chain.
La fondazione di Solana in merito alla news ha dichiarato quanto segue:
“Questa integrazione di Solana Labs funge da riferimento per il modo in cui l’IA può facilitare la comprensione dei dati e dei protocolli di Solana, o i dati di superficie sull’infrastruttura informatica di Solana e sui progetti DeFi.”
Anatoly Yakovenko, CEO della rete “Ethereum Killer”, crede che l’AI renderà Solana più utilizzabile e più comprensibile consentendo agli utenti di acquistare NFT, ispezionare dati e trasferire asset con il minimo sforzo.
La blockchain crede fermamente nel futuro dell’intelligenza artificiale, a tal punto da aver annunciato la volontà di investire da 1 a 10 milioni di dollari per sovvenzioni strategiche.
In pochissimo tempo sono già arrivate circa cinquanta candidature motivando la Fondazione ad investire sulle risorse umane, ancora poco presenti nel settore AI.
In particolare Solana farà partire un programma di accelerazione di 3 mesi per studenti universitari dedicato esclusivamente alla sperimentazioni delle tecnologie blockchain e all’intelligenza artificiale.